Era la vigilia del primo
venerdì del mese: alle undici di sera la Cappuccina è
accanto al tabernacolo: "Ad un tratto tutto
disparve dalla mia presenza. Gesù, il Cuore divinamente
bello, immensamente bello, vidi, e una bimba di circa sei
anni (l'anima mia). Gesù mi strinse al suo Cuore, mi fece
magnifiche promesse. Passerai
dalla cella al Paradiso... ti lascerò scendere sulla
terra per farvi un bene immenso...".
Erano le ventitre. Un'ora
trascorse rapidissima. Alle ventiquattro una suora passa
veloce a picchiare alle celle. Il colpo, dato ad ogni
porta, rimbomba per i corridoi. Si accende la luce del
"coro": sta per incominciare il Mattutino.
termina l'estasi di suor Consolata: "Rinvenni
col viso inondato di felicità e il primo pensiero fu: che
sarà mai il Paradiso?".
Dal
Diario di Suor Consolata Betrone
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